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La geografia sacra e le Linee del Drago

Aggiornamento: 30 ago 2023


La Geografia sacra e le Linee del Drago
I Sentieri del Drago Havebury henge

Con il termine “geografia sacra” si suole fare riferimento ad una particolare disciplina, praticata in tutto il mondo antico, che si occupava delle relazioni tra le società umane e il territorio dove queste vivevano. Uno dei maggiori esperti della materia, John Michell, ha scritto:

<<… i templi dovrebbero essere situati in naturali punti di incontro dei poteri del cielo e della terra. Il principio è oggi riconosciuto dagli archeologi che, in anni recenti, hanno scoperto che i templi e gli antichi monumenti in pietra di ogni paese sono in relazione con l’ambiente circostante in due modi, astronomicamente e geologicamente. I “circoli di pietra” della Britanna e le ‘ruote’ di pietra degli indiani del Nord America, i tumuli megalitici d’Irlanda e d’Europa, i templi del Messico, Perù, Grecia, Egitto e dell’Oriente; tutti furono orientati verso i corpi celesti. In certi momenti dell’anno quei monumenti furono illuminati dal sole, dalla luna o dalle stelle, e in questa forma gli dèi celesti entravano nei loro templi, contribuendo con i loro poteri ai riti magici che lì venivano officiati.


I monumenti megalitici e i templi ancor più elaborati che vi seguirono, si è scoperto che furono situati in connessione con i poteri terrestri. Sono generalmente situati sopra o vicino a faglie geologiche, sopra sorgenti sotterranee e corsi d’acqua, in punti nodali del campo energetico della terra. Questi luoghi sono centri di energie geomagnetiche, o di altre energie misurabili, e sono anche vitalizzati da una forza ancora più sottile, tradizionalmente identificata con gli spiriti del territorio (Genius Locii) .>>


Alcuni autori usano il termine “geomanzia” in luogo di “geografia sacra”, ma ciò può risultare fuorviante in quanto con geomanzia, nel medioevo, si intese una particolare forma divinatoria che poco aveva in comune con l’antica scienza del territorio quale appunto fu la geografia sacra.

In Cina e in Estremo Oriente ancora oggi è tramandata e praticata una dottrina del tutto omologa alla geografia sacra occidentale, il Feng Shui, ovvero la scienza del vento e dell’acqua.

Lo studio dei monumenti etruschi e pre-etruschi (cultura del Rinaldone) ha dimostrato la concreta attenzione di quei popoli per gli orientamenti astronomici e per le energie geomagnetiche del sottosuolo. In età etrusca la “geografia sacra” fu sviluppata fino ad essere parte centrale di un vasto progetto territoriale: la creazione di uno stato diviso in 12 regioni confederate (dodecapoli), ciascuna orientata astronomicamente e situata su speciali siti del territorio, secondo una ricercata armonia tra i poteri del Cielo e della Terra.


La Terra è un essere vivente, attraversato da energie, in tutto simili a quelle di cui noi siamo fatti. E queste energie non sono distribuite in modo uniforme, ma secondo una geografia che gli iniziati possono vedere: canali, correnti di energia e punti particolari di passaggio, di concentrazione e di snodo dei vari flussi. La Terra ha dei veri e propri “chakra”, che sono questi punti di concentrazione, e dei “nadi”, che sono i canali di connessione. Come un qualsiasi altro corpo vivente. Esiste quindi per la Terra una rete di energie uguali a quelle che circolano in noi, e che le medicine orientali continuano a tenere ben presenti quando si occupano del corpo umano.


Anche se non ce ne accorgiamo facilmente, noi viviamo sempre a contatto con luoghi situati in zone differenti di questa rete energetica. A seconda di dove stiamo, le energie sottili di quel posto influenzano il benessere o il malessere delle nostre varie componenti. Sono in grado di far vibrare in maniera risonante le energie dello stesso tipo presenti in noi, o viceversa, di smuoverle in maniera dissonante. Tutti noi ci troviamo a nostro agio in certi posti e meno in altri. Possiamo notare come anche alcuni animali domestici, il gatto per esempio, preferiscono fermarsi in determinati punti, ben precisi della nostra casa o del nostro giardino, ed in altri no.

Nonostante la diaspora della conoscenza che ha disperso gran parte dei saperi connessi a questo tipo di energie, ci sono sempre state linee iniziatiche che in comunione con l’Universo e le Sue Guide, acquisirono una saggezza e conoscenze superiori tali, da individuare i posti migliori in cui le energie alimentavano le vibrazioni più adatte ad entrare in comunicazione con la dimensione superiore. Delle vere e proprie “porte dimensionali” a nostra disposizione, per dialogare con il cielo. Naturalmente a condizione di essere già interiormente preparati da poterne fare uso.


fonte: geografia-sacra


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